Ospedale di Legnano - C.U.P.

Ieri lunedì 29 luglio dopo le 16 stavo al CUP dell'Ospedale di Legnano in attesa del mio turno. Notavo i numeri succedersi e notavo come la sportellista del 2 lasciasse comodi intervalli tra una chiamata e la sua successiva, a differenza dei suoi colleghi che mi sembravano avvicendare le chiamate senza troppe perdite di tempo. Guarda caso a me capita proprio il 2. La sportellista in questione, praticamente per tutto il tempo prestatomi, dialogava a monosillabi con me, senza una sola volta guardarmi in volto, come si usa invece tra persone civili. A me personalmente la cosa può anche non aver ferito (sono fin troppo adulto e vaccinato alla maleducazione e all'indolenza); mi sono tuttavia chiesto se quello era un atteggiamento adatto in un ufficio pubblico a posto garantito e nei confronti di pazienti e utenti (per puro inciso e senza che suoni un'aggravante: io ero lì per una visita in libera professione). Ho anche pensato come avrebbe fatto piacere a tanti anziani e persone sensibili là presenti un segno di attenzione e un minimo di calore. Mah, conoscevo un'altra Lombardia, per la quale stare dietro uno sportello era anche un impegno etico.